Giro d’Italia 2019, Roglic rafforza la Maglia Rosa in una “tappa dura e nervosa”: “Ma non penso alla crono di San Marino”
Primož Roglič si conferma l’uomo copertina della prima settimana del Giro d’Italia 2019. In Maglia Rosa sin dal primo giorno, grazie alla strepitosa prova offerta nella cronometro inaugurale di Bologna, il capitano del Team Jumbo-Visma ha corso con grande attenzione anche ieri, riuscendo a guadagnare su tutti gli avversari nonostante un tracciato di certo poco favorevole agli uomini di classifica. Nel concitato finale, però, lo sloveno è riuscito a restare al riparo dalle cadute che hanno tagliato fuori dai giochi, tra gli altri, Tom Dumoulin (Sunweb) e fatto perdere una manciata di seconda ai vari Simon Yates (Mitchelton-Scott), Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida), Miguel Angel Lopez (Astana) e Mikel Landa (Movistar), incrementando così il suo vantaggio in classifica generale.
A margine del sesto posto ottenuto sul traguardo di Frascati, il recente vincitore del Giro di Romandia ha espresso tutta la propria soddisfazione: “È stata una tappa molto lunga e difficile, non è stata una giornata semplice. Negli ultimi 70 chilometri siamo andati a tutta e c’è stata una grande battaglia per tenere o prendere le prime posizioni. C’era nervosismo, è stato un finale complicato. Carapaz si è dimostrato il più forte e ha ottenuto una bella vittoria. Per me era importante chiudere davanti, non ero il più forte tra quelli del gruppetto che si è giocato il successo e va bene così”.
Accreditato adesso di un vantaggio di 35” su Yates e di 39” su Nibali, Roglic potrebbe provare ad aumentare il gap nella cronometro in programma domenica da Riccione a San Marino: “Ma non ci penso in questo momento – taglia corto – perché ci sono ancora molte tappe prima di affrontarla e bisogna stare attenti ogni singolo giorno”.
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